I musei di Bergamo – un tour tra storia e cultura

“I veri musei sono quei posti dove il Tempo si trasforma in Spazio” – Orhan Pamuk, scrittore turco

Che cos’è la Storia? È un viaggio che ci riporta indietro nel tempo, un cammino che si snoda attraverso i secoli. Un modo per guardare al passato in modo da comprendere meglio il presente. Chi è sempre in viaggio sa bene che qualunque luogo ha una sua storia, una serie di elementi che rendono ogni posto unico e insostituibile.

È per questa ragione che abbiamo deciso di proporvi un piccolo un tour di Città Bassa un po’ diverso dal solito. Un percorso che permette a più importanti musei della città di diventare protagonisti. Perché per avvicinarsi alla Storia, quella con la esse maiuscola, prima è necessario conoscere le storie personali. Quelle che contraddistinguono la cultura di un popolo e che sono accuratamente racchiuse e protette dalle grandi realtà museali.

Scopriamo insieme quali sono i principali musei di Bergamo!

1° tappa – Museo Bernareggi

Iniziamo il nostro itinerario dal Museo Diocesano “Adriano Bernareggi”, inaugurato nel 2000 e allestito all’interno del magnifico Palazzo Bassi Rathgeb, in via Pignolo 76. Questo museo offre ai propri visitatori un’interessante collezione di arte liturgica e un’ampia raccolta di dipinti realizzati da artisti locali.

Disposto su 3 piani e articolato in una ventina di sale, il Bernareggi nasce grazie all’opera di Adriano Bernareggi, vescovo di Bergamo. Tra il 1932 e il 1935 l’ecclesiastico cercò di riunire in un solo luogo oggetti di culto, paramenti e arredi sacri, che documentavano la storia delle chiese della Diocesi e rendevano omaggio alla devozione popolare.

2° tappa – Accademia Carrara

Una volta visitato il Bernareggi, ci dirigiamo verso Piazza Giacomo Carrara 82, dove si trova uno dei luoghi più rappresentativi di Bergamo: l’Accademia Carrara. Considerata fra le dieci migliori pinacoteche di tutta Italia, l’Accademia Carrara è un punto di riferimento per l’arte nazionale ed è oggi ufficialmente riconosciuta come Accademia di Belle Arti.

Al suo interno si possono ammirare le opere dei celeberrimi Bellini, Mantegna, Canaletto e Raffaello, a cui si aggiungono circa 1.800 dipinti che vanno dal XV secolo al XIX secolo. La sua storia incominciò grazie a Giacomo Carrara, famoso mecenate, collezionista e storico d’arte bergamasco. In punto di morte Giacomo decise di lasciare i suoi preziosi averi alla città di Bergamo.

3° tappa – GAMeC

Non lontano dall’Accademia sorge un’altra significativa realtà museale, sempre pronta ad accogliere progetti innovativi e mai scontati. Stiamo parlando ovviamente della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, uno spazio espositivo che offre più di 300 opere appartenenti al periodo novecentesco e promuove l’attività di artisti contemporanei come Cattelan, Cucchi e Fabre.

Tra le opere esposte spiccano le firme dei più grandi maestri del Novecento come Boccioni, Manzù, De Chirico, Kandinsky. È inoltre a Vittorio Gregotti che si deve la storia della Gamec, situata in via San Tomaso 53: in epoca recente l’architetto riesce a dare un nuovo volto a questo ex-monastero di proprietà dell’istituto religioso delle Dimesse, un tempo anche sede del 5° Reggimento degli alpini.

Sono ancora tante le storie da raccontare, ma per viverle davvero bisogna fare il primo passo e immergersi nell fascino della cultura bergamasca. Per esplorare i musei e le meraviglie di Città Bassa, date un’occhiata a http://www.visitbergamo.net/it/bergamo-bassa/

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