La postura – benessere fisico

Cosa si intende per postura?

Molte sono state le definizioni e i significati attribuiti al termine postura tra cui ricordiamo:

  • “La postura è rappresentata dall’insieme delle posizioni di tutte le articolazioni del corpo in un certo momento” (Kendall).
  • “Con postura si intende qualsiasi atteggiamento, definito dai rapporti che si stabiliscono tra i vari segmenti corporei, che possiamo assumere nello spazio” (Boccardi).
  • “La postura è espressione somatica di emozioni, impulsi e regressioni… riflessione inconscia nell’atteggiamento esteriore della propria condizione interiore, la propria personalità” (Cailliet).
  • “La postura eretta è caratteristica dell’uomo; essa dipende dall’attività integrata di tutta una serie di meccanismi riflessi coordinati che la determinano, la mantengono, la ristabiliscono” (Houssay).

Da tutte queste affermazioni è possibile extrapolare i vari aspetti attribuiti alla postura:

  • Anatomici: come espressione strutturale dell’atteggiamento posturale.
  • Neurofisiologici: come espressione prettamente neurologica.
  • Psico-motori: come espressione somato-emozionale.

Postura e kinesiologia applicata

E’ facile, infatti, nel linguaggio comune, associare alla postura un significato esclusivamente di tipo anatomico-biomeccanico che, senz’altro, ha sempre la sua importanza, ma bisogna considerare anche altri aspetti che in molti casi rappresentano la causa di quel dato atteggiamento posturale.

Occorre quindi considerare l’organismo nella sua globalità, che può essere rappresentata, seguendo il concetto del triangolo kinesiologico, dall’unione di tre componenti fondamentali:

  • morfologica-strutturale
  • biochimica-funzionale
  • psichica-mentale

Equilibrio – squilibrio / ordine – disordine: come funziona la postura

La “postura” rappresenta, pertanto, un delicato gioco di equilibri tra una struttura rigida (lo scheletro), i tiranti (muscoli e tendini) che sostengono questa struttura e un sistema di controllo e di regolazione (sistema nervoso). Il tutto rappresenta sempre un continuo cambiamento di forme e posizioni, in collegamento con la componente biochimica-funzionale e psicologica-mentale e in rapporto con gli stimoli ambientali, in particolare con la forza di gravità.

Il sistema posturale, dunque permette al corpo il mantenimento della posizione eretta in relazione alla forza di gravità. Il corpo, però, è in continuo movimento non solo durante la deambulazione, ma anche quando è fermo, in quanto comunque soggetto ai movimenti respiratori, al battito cardiaco e al movimento cranio-sacrale.

Cosa sono i muscoli posturali?

La posizione eretta viene mantenuta da un continuo alternarsi di contrazione e rilasciamento dei cosiddetti “muscoli posturali”, i quali permettono di mantenere il proprio baricentro all’interno di uno spazio contenuto tra i piedi, definito “poligono d’appoggio”. I muscoli posturali sono collegati tra loro in catene che vanno dai piedi alla testa e vengono controllati e regolati dal Sistema Tonico Posturale.

Quest’ultimo è costituito, non solo dalle catene cinematiche chiuse, formate dai muscoli posturali, ma anche dai recettori periferici e dai meccanismi di controllo del sistema reticolare deputato a fare da filtro alle funzioni automatiche dell’organismo. Tale sistema non è sotto il controllo della volontà, ma reagisce in maniera autonoma agli stimoli ricevuti. Successivamente, avviene l’elaborazione nei centri superiori (nuclei vestibolari) e nel cervelletto, per ricevere una risposta più fine e completa. Ricordiamo che i recettori che permettono il controllo della postura sono numerosi. Tra questi segnaliamo i recettori cutanei, l’apparato vestibolare e l’apparato visivo.

 
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