Il triangolo della salute – le leggi che regolano mente e corpo

Quali sono i meccanismi alla base del triangolo della salute?

Come funziona il triangolo della salute e perché è così importante per il nostro benessere psicofisico? Possiamo dire che l’uomo è un microcosmo immerso nel macrocosmo universo ed è retto pertanto dalle stesse leggi che regolano l’universo. Il microcosmo-uomo è formato da tre componenti essenziali:

  • Psicologico-mentale
  • Biochimico-funzionale
  • Morfologico-strutturale
    Le leggi del triangolo della salute
  • Come un triangolo è formato da tre lati, così un essere umano è composto da tre elementi
  • Qualsiasi manifestazione, ovunque insorga, su uno dei tre lati del triangolo, si riversa sempre e comunque sugli altri due
  • Non sempre una manifestazione si manifesta in forma primaria sul lato dove ha avuto origine.
 

Il triangolo della salute e l’interazione con il cibo

Il triangolo rappresenta il punto d’incontro tra l’ambiente esterno e il nucleo energetico interno; è attraverso di esso che ogni input ambientale viene processato e viene espressa la malattia. Ogni forma di input (cioè cibo buono o cattivo) che arriva all’organismo viene processato secondo tre fasi:

  • Accoglimento
  • Elaborazione e trasformazione
  • Eliminazione delle scorie o tossine prodotte.

Questo processo sarebbe passivo se non vi fosse una risultante rappresentata dall’assimilazione e utilizzazione dell’energia vitale contenuta nell’input stesso. Per energia vitale s’intende quel quid energetico che deriva dall’interazione tra l’input ambientale e il nostro organismo, attraverso i momenti di accoglimento, trasformazione, elaborazione ed eliminazione di scorie e tossine.

L’ENERGIA VITALE ha quattro caratteristiche:

  • Quantità
  • Qualità
  • Intensità (modalità)
  • Variabilità nel tempo

Nel processo d’interazione con l’organismo esse subiscono dei cambiamenti, tanto da poter essere esaltate o ridotte, sia globalmente che singolarmente, a seconda delle modalità con cui il processo stesso avviene. L’energia vitale è indispensabile per la nostra esistenza:

  • segue e determina la nostra evoluzione
  • nutre e plasma in profondità l’organismo
  • costituisce la base ed il mezzo per la nostra crescita spirituale.

Il triangolo della salute e la memoria

Ogni esperienza vitale interagisce con il triangolo, primariamente su uno dei suoi tre lati, e si riversa poi sugli altri due.

Ogni vissuto non è finalizzato a se stesso, ma a produrre un risultato che lascia traccia di sé, iscrivendo, in una specie di memoria propria a ciascun lato e al nucleo centrale, un segnale preciso. Il risultato prodotto non è altro che la forza vitale, estratta da ciascuna esperienza, che va ad alimentare il nucleo energetico centrale.

Il triangolo, col suo nucleo energetico centrale, ha una sua memoria costituzionale congenita, sulla quale le esperienze iscrivono quella che è la memoria acquisita, il tutto in un’ evoluzione dinamica.

Un’esperienza che interagisce con il triangolo, quindi, produce forza vitale e nel momento in cui si aggancia a una memoria preesistente, si iscrive su di essa determinandone l’evoluzione.

Qualora intervenga un’alterazione in una delle quattro caratteristiche dello stimolo che giunge al triangolo (quantità, qualità, intensità/modalità, variazione nel tempo), si può avere un’anomalia nella sua processazione secondo le tre fasi (accoglimento, trasformazione ed eliminazione delle scorie). Il vissuto non viene elaborato in modo corretto e ciò può portare a una sua anomala iscrizione in memoria, lasciato così come una mina vagante, sempre pronta a esplodere, delle tossine in circolazione che possono attivarsi in senso patologico in qualsiasi momento.

Tutto questo può avvenire su uno o più lati del triangolo e, per situazioni più profonde, anche su tutti e tre e sul nucleo energetico centrale. In una situazione del genere, un input successivo che arriva al triangolo, se affine, per caratteristiche principali a quello rimasto inelaborato, sia che giunga sul lato primario che su quelli di riverbero, può causare l’esplosione di quest’ultimo.

Il triangolo della salute e il vissuto non risolto

La manifestazione può essere così eclatante da portare a un’amplificazione del segnale tale da renderlo sproporzionato e non facilmente analizzabile. Se l’aggancio a un vissuto non elaborato avviene su uno dei lati di riverbero, la manifestazione che ne consegue avrà caratteri tali da assumere specificità primaria, pur essendo secondaria rispetto all’input di origine.

In effetti lo scoppio della mina, il tornare a galla di un vissuto non risolto, può portare ad un’amplificazione del linguaggio corporeo, per cui il quadro clinico sarà caratterizzato dalle manifestazioni di questo e non più da quelle relative al fenomeno originario, che risulterà essere, così, solo una causa scatenante, priva di autonomia clinica: ciò che era primario diventa dunque secondario.

Bisogna quindi prestare attenzione perché questa può essere una vera trappola, poiché una volta che il vissuto inelaborato è ritornato prepotentemente a galla, riverbererà a sua volta sugli altri due lati del triangolo, complicando ulteriormente l’interpretazione del quadro.

Nel caso in cui il vissuto sospeso sia tanto profondo e importante da aver intaccato il nucleo energetico, l’amplificazione potrà esplicarsi su tutti e tre i lati del triangolo in forma acuta, realizzando una vera esplosione. In tal caso, la patologia potrà assumere caratteri di gravità assoluta. L’entità della patologia non è rapportabile in forma diretta solo a quella dell’input, bensì anche a quella della conflittualità scaturita dalla mancata elaborazione.

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