La digestione ottimale – come distribuire il cibo durante la giornata

Trucchi e consigli per facilitare la digestione

Come distribuire il cibo durante la giornata? – La digestione e l’assimilazione avvengono in modo diverso a seconda della composizione del pasto il quale può essere più ricco di amidi (pasta o riso) che di proteine (carne, formaggi, uova o pesce). La digestione è ottimale quando i cibi ingeriti non richiedono processi digestivi contrastanti, cosa che l’apparato digerente è in grado di compiere, ma con uno sforzo maggiore e in un tempo più lungo. La fantasia in cucina non deve essere il solo criterio di programmazione dei pasti. È sbagliato credere di poter ottenere sempre una buona digestione anche mescolando casualmente gli alimenti. Una corretta combinazione dei cibi consente di ottenere una buona digestione, alla quale poi seguiranno un efficace assorbimento e una completa assimilazione.

Cosa succede quando mescolo gli alimenti?

Una cattiva associazione alimentare può provocare una parziale e difficoltosa digestione dei cibi a livello gastrico, il che richiederà all’intestino un impegno eccessivo per portare a termine la digestione. Se l’intero processo non potrà avere luogo, l’organismo andrà incontro a un’incompleta utilizzazione dei cibi. I cibi mal digeriti subiscono una vera e propria degradazione, a cui segue la produzione di sostanze tossiche il cui assorbimento provocherà una diminuzione dell’energia vitale. Una delle conseguenze più negative è l’indebolimento dei poteri di difesa dell’organismo. Inoltre, le fermentazioni e la digestione anomala provocheranno un aumento della temperatura all’interno dell’intestino e l’insorgenza di una congestione vascolare. Tutto ciò dà luogo a una situazione negativa per il trofismo della normale flora batterica e produce un ambiente favorevole allo sviluppo di una flora batterica patogena.

I primi sintomi di questa congestione dell’apparato digerente sono:

  • difficoltà di digestione
  • sonnolenza
  • sensazione di freddo dopo il pasto
  • alito cattivo
  • senso di stanchezza
  • gonfiore all’addome.

Evitare cattive associazioni non significa rinunciare al piacere di una buona tavola ma alimentarsi con preparazione e responsabilità. Per sentirsi veramente bene e riuscire a compiere tutte quelle attività sconsigliate a chi ha la pancia troppo piena o a chi ha mangiato in modo disordinato, basta prestare attenzione a ciò che è in tavola.

Consigli su cosa mangiare e su come distribuire il cibo durante la giornata

Per una digestione ottimale e per trarre la massima energia dal cibo è bene distribuire gli alimenti in 4 o 5 pasti: colazione, spuntino di metà mattino, pranzo, merenda e cena.

Come distribuire il cibo durante la giornata: pasti principali

Per non incorrere in una cattiva associazione degli alimenti è consigliabile il “pasto monopiatto”. Bisogna costruire il pasto su un unico alimento fondamentale di base: il primo costituito prevalentemente da cereali oppure il secondo a base di un prodotto animale, con abbondante insalata mista di verdure crude come antipasto e con contorno di verdure cotte. Meglio consumare la verdura cruda per non farle perdere i suoi principi nutritivi durante la cottura. Se invece la si cuoce è meglio farlo al vapore o in poca acqua riutilizzando, possibilmente, l’acqua di cottura per la preparazione di altri cibi.

Per rendere più sostanzioso il pasto, si può optare per i legumi, come lenticchie, fagioli, ceci e fave. Dato l’alto contenuto di proteine, i legumi possono essere consumati come piatto di base, in sostituzione a quello costituito da proteine animali. Inoltre, possono essere accompagnate da verdure crude o cotte. Analogamente, si può aggiungere parmigiano reggiano o grana padano al piatto di pasta, a meno che non si soffra di colesterolo alto. Come integrativo, si può scegliere di associare olive o noci. Il pane integrale a lievitazione naturale può essere consumato a ogni pasto.

Come distribuire il cibo durante la giornata: il pasto monopiatto

In sostanza il pasto monopiatto non rappresenta altro che il modo di alimentarsi della gente povera, cioè dei contadini e degli operai di un tempo, che, se avevano grande appetito, si rifocillavano con più piatti dello stesso alimento. Un pasto monopiatto non è però sinonimo di alimentazione monotona, poiché la gastronomia e la tradizione posseggono una grande possibilità di scelta. L’alimentazione deve essere varia, il che non vuol dire mangiare più portate nello stesso pasto, ma alternare piatti diversi nell’arco della giornata e della settimana.

Occorre infine programmare il pasto serale in modo da riuscire ad andare a letto a digestione ultimata, così da utilizzare meglio il riposo notturno. Questo è importante per reintegrare le energie consumate durante la giornata, anziché spenderle per digerire un pasto troppo pesante.

Come distribuire il cibo durante la giornata: colazione e merenda

Durante la colazione del mattino e a merenda, si può fare uso di quei cibi la cui associazione con il piatto di base dei piatti principali è stata sconsigliata: il latte, lo yogurt oppure la frutta. È bene pertanto che si consumi frutta durante la mattina e come merenda nel pomeriggio. Se però si è scelta la frutta per la colazione conviene consumare lo yogurt a metà mattina. Ciascuno dovrebbe essere in grado di valutare, al momento del risveglio, le proprie esigenze e la disponibilità del proprio apparato digerente a ricevere la giusta quantità e qualità di cibo.

Come distribuire il cibo durante la giornata: la frutta

La frutta fresca di stagione è un alimento importante per il suo elevato contenuto di sali minerali e vitamine; perciò è bene consumarne in abbondanza alternando frutti ricchi di vitamina A a quelli ricchi di vitamina C.

Bisogna cercare di non accompagnare la frutta con altri alimenti, né assumerla alla fine di un pasto come normalmente avviene. Questo perché se la frutta viene consumata a stomaco vuoto, non deve subire alcuna digestione nella bocca e nello stomaco, e passa così nell’intestino più rapidamente degli altri cibi, fornendo subito energia. Qualora, invece, entri a far parte di un pasto complesso, essa rimane troppo a lungo nello stomaco e poi nell’intestino, dove può subire una fermentazione e una decomposizione batterica. Il consumo della frutta al mattino ha il vantaggio di favorire lo svuotamento dello stomaco da eventuali residui del pasto della sera precedente, dal momento che essa è digerita più velocemente degli altri cibi.

Ti è piaciuto l'articolo? Condividi su: