Vuoi scoprire come regolare il fiato e ridurre lo stress? Ecco un articolo pensato per te!
Il rapporto tra respirazione ed emozione
Come regolare il fiato – Diverse tecniche di respirazione sono in grado di regolare il livello di tensione o di rilassamento, assumendo così una funzione rilassante o attivante. Gli atleti, tramite l’attività sportiva, possono imparare a modificare da soli il livello di attivazione e quindi anche le loro emozioni.
Ma quali sono gli esercizi più utili per controllare la respirazione?
Stato d’animo emotivo e respirazione si trovano in stretta correlazione. In caso di paura, incertezza e tensione la respirazione è piatta e veloce mentre gli stati di calma, sicurezza e rilassamento sono caratterizzati da un respiro lento e profondo. Di conseguenza è praticamente impossibile respirare in modo calmo e rilassato quando si è agitati. Modificando il tipo di respirazione si possono influenzare le emozioni. Ad esempio, la paura può essere combattuta con una respirazione calma, lenta e rilassata.

La respirazione è una funzione corporea autonoma influenzabile con la volontà. Essa rappresenta pertanto un importante strumento per raggiungere lo stato ottimale e migliorare la qualità della vita. Una respirazione consapevole distrae l’attenzione da pensieri o eventi perturbatori ed è utile ai fini dell’allenamento della concentrazione.
Esercizi di respirazione: come ci si può allenare?
Gli esercizi di respirazione presentano il vantaggio di poter essere allenati, eseguiti e utilizzati in ogni momento, dato che l’aria che respiriamo è disponibile sempre. In tal modo gli esercizi possono essere impiegati non solo in situazioni di gara o di stress, ma anche a casa o nella vita quotidiana. Ad esempio, possono essere utili per distrarre l’attenzione da elementi di disturbo e pensieri spiacevoli.
Per rilassarsi con la respirazione, l’atleta assume innanzitutto una posizione comoda e concentra l’attenzione sul flusso della respirazione. L’inspirazione avviene a ritmo normale e in modo automatico, mentre l’atleta si concentra sull’espirazione, eseguita in modo leggermente rallentato. Vi è inoltre un alternarsi di pause brevi ma chiaramente percepibili. L’inspirazione e l’espirazione cambiano rispetto al ritmo che siamo abituati ad avere. Poco alla volta però, il nuovo ritmo diventa naturale e spontaneo.
Il potere della respirazione
Alveoli polmonari: ne abbiamo in abbondanza ma ne sfruttiamo solo una minima parte. Il nostro corpo dispone di 400 milioni di alveoli, 400 milioni di camere d’aria situate nei polmoni che permettono lo scambio di ossigeno. Gli esercizi di respirazione aumentano in modo significativo la quantità di alveoli utilizzata e di conseguenza accrescono il nostro benessere.
Non la si vede ma è sempre presente. Ci accompagna dal primo battito cardiaco fino all’ultima esalazione. Stiamo parlando della respirazione, di cui ci accorgiamo solo in casi eccezionali: quando corriamo o quando ci immergiamo sott’acqua. Questa presenza discreta ma costante assume così un ruolo secondario. La respirazione viene troppo spesso sottovalutata. La verità è che in essa è racchiuso un enorme e inesplorato potenziale.
Come regolare il fiato: l’eutonia
Nello sport, così come nella vita quotidiana, il respiro funge da importante istanza di regolazione del flusso energetico. Può essere fonte di rilassamento e vitalità. Se riusciamo a calibrarlo correttamente, diventa un metodo efficace per ottimalizzare il nostro livello di attivazione in base al tipo di attività che ci apprestiamo a compiere.
Infatti, il successo di molte azioni dipende dalla capacità di adeguare la nostra tensione corporea alle caratteristiche della situazione. Questo stato di grazia si chiama eutonia (eu = buono; tonus = tensione) ed è influenzato dalla respirazione.
Postura e respirazione
La respirazione e la postura (corporea) sono degli strumenti importanti per controllare e gestire lo stato ideale di prestazione (stato emotivo). Le immagini sottostanti mostrano chiaramente come tramite una buona postura (e la rispettiva tensione muscolare) è possibile creare spazio. Tale stato, insieme a una respirazione calma e profonda, ci aiuta a essere efficienti, vitali e in contatto con noi stessi. Ci aiuta a regolare il fiato e a stare meglio sia a livello fisico che mentale.

Più a lungo o più frequentemente? I parametri della respirazione
Cosa succede quando respiro in modo profondo o meno profondo? Per rispondere a questa domanda bisogna tenere conto di diversi fattori. I parametri più importanti che determinano le variazioni del ritmo della respirazione sono:
- la profondità
- la frequenza
- il rapporto fra la durata dell’inspirazione e quella dell’espirazione
- le pause
- la portata del flusso inspiratorio.
Con un volume di respiri al minuto costante, la profondità e la frequenza di respirazione sono indirettamente proporzionali. Se si aumenta la profondità, la frequenza scende; se invece si accresce quest’ultima, la respirazione diventa meno profonda. Questi parametri ci permettono di capire come regolare il fiato e capire che la condizione ottimale è rappresentata da un’ampiezza e da una frequenza medie.
Una respirazione troppo profonda e una diminuzione della frequenza compromettono l’economia della respirazione. La dilatazione crescente aumenta la resistenza dei tessuti, i muscoli respiratori si affaticano per mantenere la loro prestazione e il tempo che l’aria trascorre negli alveoli supera la durata ottimale. Senza dimenticare che una respirazione profonda può anche danneggiare la circolazione cardiovascolare.
Per scoprire come regolare il fiato e allenare la respirazione, dai un’occhiata a questa pagina: Esercizi respiratori