L’arte dello Shiatsu – i benefici della digitopressione

 

Come funziona l’arte dello Shiatsu

Si tratta di un’arte terapeutica che utilizza il tatto per mantenere nella parte interna del corpo un flusso di energia vitale. La parola shiatsu è composta da shi (dita) atsu (pressione), letteralmente quindi “pressione delle dita” o “digitopressione”. In realtà nello Shiatsu non sono utilizzate soltanto le dita, ma anche le mani, i gomiti, le ginocchia e i piedi. Nello Shiatsu coesistono due anime: la tecnica giapponese, parte visibile del trattamento, e la conoscenza teorica – complessa, raffinata e poetica della medicina tradizionale cinese (MTC). Quest’ultima analizz ai sintomi della malattia per definire il quadro di disarmonia che ha generato la malattia stessa.

Le origini dello shiatsu: la clinica di pressoterapia

La pratica conosciuta come Shiatsu è una disciplina relativamente recente e i nomi dei maestri giapponesi che ne hanno trasmesso per primi l’insegnamento risalgono appena alla seconda metà del novecento. Le origini però sono antichissime (parliamo di migliaia di anni fa), basti pensare che il gesto naturale di portare la mano alla parte del corpo dolorante rimanda allo Shiatsu. Con il passare del tempo, tale gesto è diventato più sofisticato ed elaborato. Così sono nate le varie tecniche di intervento terapeutico manuale. Nella MTC queste manualità sono diventate tecniche di stimolazione per influire sulla circolazione energetica del corpo dell’uomo così come avviene ad esempio con la tecnica della infissione di aghi nota come agopuntura.

Tra il 1910 e il 1920, il terapista Tamai Tempaku pubblica il libro intitolato “Shiatsu ho”; sempre in questi anni si sviluppano le prime tecniche basate sull’uso della pressione statica su diverse parti del corpo alle quali si è dato il nome di Shiatsu. Bisogna però attendere la seconda metà del ‘900 perché lo Shiatsu ottenga il riconoscimento ufficiale da parte del ministero della sanità giapponese grazie all’opera di Tokujiro Namikoshi. Egli è il primo infatti a integrare conoscenze differenti e a fondare così la clinica di pressoterapia, con un’impostazione culturale pratica basato sul modello occidentale. Alcuni anni dopo Shizto Masunaga, dopo aver insegnato nella scuola di Namikoshi, fonda l’istituto di Yokai. Dopo la sua morte alcuni allievi di questo istituto contribuiscono allo sviluppo e alla diffusione dello Shiatsu nelle Americhe e in Europa.

L’importanza dei meridiani: benessere per il corpo

Secondo la MTC, i meridiani sono canali distribuiti nel corpo umano, all’interno dei quali circolano sangue e Qi (energia vitale). Essi formano un’intricata rete che congiunge le regioni superficiali del corpo con quelle più profonde, portando energia all’organo o alle viscere corrispondenti da cui prendono il nome. Perciò, regolano non soltanto le molteplici funzioni fisiologiche, ma anche gli aspetti emozionali – il fegato, per esempio, oltre alle funzioni di organo gestisce l’aspetto emozionale della collera – e quelli spirituali.

Sebbene i meridiani non abbiano un substrato organico e non siano quindi individuabili mediante un esame fisico, essi sono dotati di un’indubbia concretezza, che può intendersi immateriale, ma percepibile tramite le manifestazioni energetiche. Ogni meridiano è costituito da un numero variabile di punti (44 nel meridiano della vescicola biliare, 21 nel meridiano della milza) che, se opportunamente stimolati attraverso la pressione corporea, migliorano lo stato di salute della persona. In genere, i meridiani si dividono in due gruppi, meridiani principali e meridiani secondari.

Meridiani principali e meridiani secondari: differenze

I meridiani principali si collocano tra muscoli, tendini e articolazioni, collegando gli organi e le visceri. Essi costituiscono la principale rete energetica dell’uomo e sono continuamente influenzati da energie esterne, dal cibo, dall’aria, ma anche dalle emozioni e relazioni con gli altri esseri viventi. I meridiani secondari rappresentano una sorta di bacino idrico o di laghi, che raccolgono l’energia dei meridiani principali, i quali rappresentano i fiumi. Essi hanno la funzione di:

  • irrigare lo spazio tra pelle e muscoli
  • scorrere in profondità
  • proteggere gli organi
  • favorire la circolazione dell’energia dei reni
  • riscaldare gli organi interni.

I meridiani secondari, a differenza di quelli principali, non sono influenzati dalle energie esterne, ma sono più legati alla costituzione dell’individuo e alle sue caratteristiche profonde e personali. Apportano un’energia potente che ha a che vedere con il destino della persona e con il modo con cui questa prende le decisioni e sceglie di percorrere il cammino della vita.

I benefici dei trattamenti Shiatsu

Le persone che abitualmente si sottopongono a trattamenti Shiatsu sostengono di sentirsi meglio e di ricevere benefici sia a livello psicologico sia a livello fisico. Stimolando i meridiani attraverso la pressione corporea, l’operatore è in grado di riequilibrare il Qi che, scorrendo con maggiore intensità, rinforza l’organismo in ogni sua parte. Lo Shiatsu non intende curare il disturbo, bensì stimolare l’energia interna in modo da riequilibrare il flusso e rimuovere il malessere in modo naturale attraverso un processo di auto-guarigione. Gli effetti dello Shiatsu si evidenziano particolarmente a livello del sistema nervoso. Le pressioni sono ricevute da numerosi organi di senso cutanei e per mezzo di queste pressioni l’operatore è in grado di effettuare operazioni di sedazione o di bonificazione, a secondo dell’esigenza dell’individuo.

Lo Shiatsu aiuta a ritrovare calma e tranquillità, lo stato d’animo necessario per ricevere e rielaborare adeguatamente gli stimoli esterni quotidiani. Oggigiorno non è possibile vivere in un ambiente privo di stress: lo Shiatsu è utile per mantenere il giusto distacco e trovare quella centratura necessaria a non lasciarsi coinvolgere dagli effetti negativi dello stress. Inoltre, esso stimola inoltre la produzione di endorfine, sintetizzate dal sistema nervoso centrale e da numerosi altri organi tra cui il pancreas e il surrene.

Il potere delle endorfine: i vantaggi dello shiatsu

Le endorfine influenzano diversi aspetti biologici come:

  • la termoregolazione
  • la produzione ormonale
  • la reazione allo stress
  • il controllo dell’appetito
  • la funzionalità del tratto gastrointestinale
  • la regolazione del sonno
  • la sedazione del dolore.

La MTC considera la persona nella sua totalità e fa corrispondere agli organi le emozioni: persone che soffrono di stress eccessivo, paura, ansia e depressione possono trarne grande giovamento. Anche la muscolatura scheletrica beneficia dei trattamenti Shiatsu, che aiutano ad allentare le tensioni e le rigidità muscolari attivando una migliore irrorazione sanguigna. Effetti positivi si manifestano anche a livello respiratorio permettendo una migliore ossigenazione a vantaggio dell’organismo.

A chi è destinato lo Shiatsu e le sue modalità di applicazione

Lo Shiatsu può essere utile a tutti. Non ci sono limiti di età o condizioni per poter ricevere il trattamento da un operatore esperto. L’unica eccezione è rappresentata da persone, spesso anziane, affette da un’osteoporosi conclamata, per le quali bisogna valutare singolarmente la possibilità del trattamento. La pratica si svolge in un ambiente silenzioso e tranquillo in cui la temperatura non deve essere né troppo alta né troppo bassa.

La persona che riceve il trattamento si distende su un morbido materasso di cotone appoggiato a terra, come previsto dalla tradizione giapponese. Qualora il ricevente provi un disagio fisico, si possono utilizzare normali materassini usati in palestra oppure lettini imbottiti. Sia l’operatore (tori), sia il ricevente (uke) rimangono comodamente vestiti con abiti leggeri, meglio se di materiale naturale (cotone, lane o lino);  se il ricevente sente freddo, può coprirsi con una piccola coperta. L’operatore si informa sulla condizione del ricevente e inizia il suo silenzioso lavoro manuale, nel quale si instaura un prezioso rapporto di collaborazione.

Durante la seduta sono trattate le parti del corpo più bisognose attraverso pressioni dolci ma profonde, in modo che si possa disperdere il QI raggiungendo così l’equilibrio psico-fisico-energetico ottimale del ricevente. Le pressioni, penetrano in profondità senza scivolare sulla pelle o sui vestiti, producendo uno stimolo  a cui l’organismo risponde recuperando la piena espressione delle risorse vitali. Un trattamento tradizionale dura mediamente 50 – 60 minuti.

Perché scegliere lo Shiatsu?

Lo Shiatsu si pone, di fronte alla persona che lo richiede, non come una risposta ma come una domanda a cui soltanto quella persona può rispondere. Il tori e l’uke sono due persone che si relazionano attraverso lo Shiatsu, per cercare di capire insieme l’origine dello squilibrio energetico e ricondurre la sua energia a una circolazione armoniosa. Lo Shiatsu è parlare e ascoltare. Parlare con la bocca, con i gesti, lo sguardo, la postura, il respiro e l’energia. Ascoltare con le orecchie, il cuore, la mente, l’intuito e lo spirito.

Questa antica pratica è il ritorno a una dimensione in cui l’individuo è al centro di tutto, in cui la sfera fisica, mentale, emozionale e spirituale si incontrano per confrontarsi e relazionarsi. Lo Shiatsu parla di sé soprattutto attraverso la pratica, poiché durante un trattamento la comunicazione tra operatore e ricevente avviene su più livelli, molti dei quali non sono afferrabili. La relazione che si instaura tra tori e uke va oltre la semplice terapia, diventa una diversa concezione e coscienza di sé che comincia sul materassino, ma che non finisce una volta terminata la seduta. L’Uke porta dentro di sé quello che ha ricevuto durante il trattamento e lo rielabora anche inconsciamente; lo coltiva e lo metabolizza, cosa che gli permette di prestare maggiore attenzione alla realtà che lo circonda.

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