
Una lingua, voglio dire una lingua materna in cui siamo nati e abbiamo imparato a orientarci nel mondo, non è un guanto, uno strumento usa e getta. Essa innerva la nostra vita psicologica, i nostri ricordi, associazioni, schemi mentali (…) è la trama della nostra vita sociale e di relazione.
Tullio de Mauro, linguista e saggista italiano
La Giornata Internazionale della Lingua Madre: il ruolo dell’Unesco
Il 21 febbraio 2021 si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Lingua Madre, una giornata speciale dedicata al plurilinguismo e alla diversità linguistica e culturale. Diciamo in tutto il mondo perché è stata l’Organizzazione per le Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) a istituire questa celebrazione 22 anni fa, alla fine del XX secolo.
Oltre a sottolineare l’importanza del patrimonio linguistico di ciascun popolo, questa festa ci ricorda un tragico fatto di cronaca internazionale avvenuto proprio il 21 febbraio: era il 1952 quando la polizia di Dacca, attuale capitale del Bangladesh, decise di uccidere alcuni studenti universitari durante un’accesa manifestazione. Le proteste avevano come obiettivo il riconoscimento ufficiale della lingua bengalese nel territorio del Pakistan. All’epoca, infatti, lo stato del Bangladesh non esisteva ancora e avrebbe raggiunto l’identità linguistica solo successivamente, grazie all’indipendenza del 1971.
Le lotte degli studenti bangladesi non solo hanno fatto la storia ma sono espressione di un sentimento comune a molti popoli: l’appartenenza a uno stesso ceppo linguistico, la ripetizione di determinate espressioni o vocaboli per indicare una realtà familiare, la condivisione di uno stesso sistema di valori, abitudini e tradizioni. Come diceva l’ex presidente del Sud Africa e attivista politico Nelson Mandela: “Parlare a qualcuno in una lingua che comprende consente di raggiungere il suo cervello. Parlargli nella sua lingua madre significa raggiungere il suo cuore”.
La Giornata Internazionale della Lingua Madre: il valore delle lingue oggi
Il processo di valorizzazione del poliglottismo e del multiculturalismo è proseguito nel corso degli anni in maniera positiva. Nel 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite chiamò gli Stati Membri a “promuovere la conservazione e la salvaguardia di tutte le lingue usate dalle popolazioni del mondo”. Le società moderne hanno maturato l’idea che il plurilinguismo sia un potente strumento da proteggere e rispettare. Le lingue e le varietà dialettali oggi permettono di:
- Dare una voce a storie e realtà che altrimenti andrebbero perdute
- Garantire il dialogo interculturale
- Stimolare la tolleranza e la condivisione di usi e costumi
- Preservare il patrimonio culturale di un territorio
- Sviluppare la consapevolezza di tradizioni e abitudini di un luogo
Soffermandoci per un attimo sulla nostra città d’origine, la nostra cara Bergamo, possiamo comprendere come la lingua italiana e, in particolare, il dialetto bergamasco permettano alla gente del posto di esprimere la propria realtà quotidiana: l’affetto verso l’antico borgo di Città Alta, l’entusiasmo nei confronti di casoncelli, polenta e Torta Donizetti, l’emozione da stadio quando gioca l’Atalanta, il frequente utilizzo del “pota” (che lascia interdetti turisti stranieri e non solo!), l’amore verso le montagne e le Orobie, la passione per il teatro e la maschera di Gioppino…
Tutto questo per farti capire che ogni lingua è speciale perché rappresenta un mondo unico e irripetibile. Per questo la Giornata Internazionale della Lingua Madre è così importante, e noi non vediamo l’ora di festeggiarlo nel migliore dei modi… Magari con un bel piatto di casoncei?😋
Comunque, se vuoi approfondire la cultura bergamasca e conoscere il dialetto bergamasco, ti consigliamo di leggere anche questo articolo! Bergamo e cultura: personaggi e itinerari