La città di Dalmine nella storia

La città di Dalmine e lo sviluppo del territorio durante il novecento

La città di Dalmine è di recente formazione: la nascita ufficiale del comune risale infatti al 7 luglio 1927, quando Sforzatica, Mariano e Sabbio si aggregarono in un unico paese che prese il nome dal nucleo urbano in cui era presente il più grande complesso industriale della Bergamasca: La Dalmine.

L’azienda siderurgica per la costruzione di tubi d’acciaio senza saldatura, fondata dai fratelli tedeschi Mannesmann il 5 agosto 1907 (data dell’accordo tra l’amministrazione e la società per la costruzione degli impianti), ha permesso nel corso degli anni una continua crescita del centro abitato.

Poco alla volta in questa zona ha assorbito numerose attività produttive, commerciali e terziarie, capaci di occupare una buona parte della forza lavoro locale. Nel 1908 iniziò la costruzione dello stabilimento di Dalmine e nel 1909 venne prodotto il primo tubo d’acciaio.

La città di Dalmine e il movimento sindacale

La storia del movimento sindacale italiano ricorda la città di Dalmine come luogo di battaglia per ottenere la giornata lavorativa di otto ore. Proprio qui, il 15 marzo 1919, i lavoratori organizzarono la prima occupazione della fabbrica.  La produzione continuò grazie ad un’attività di autogestione. Il 3 marzo 1920 l’azienda, diventata italiana durante la prima guerra mondiale, si trasformò in “Dalmine s.a.”, prendendo il nome dalla propria ubicazione.

Negli anni venti e trenta, il villaggio, grazie alla presenza dell’azienda, si sviluppò attraverso un’articolazione di tipo cittadino (viali, scuole, monumenti, quartieri, velodromo e piscina). Il 19 marzo 1931 venne inaugurata la nuova chiesa, anch’essa a opera dell’azienda, e prese avvio la parrocchia di S. Giuseppe. Purtroppo, nel 1944 la fabbrica del paese subì un bombardamento aereo operato dalle truppe alleate, che causò 274 morti. Il bombardamento fu una forma di rappreseglia dal momento che la fabbrica produceva materiale bellico per conto dei tedeschi.

La città di Dalmine nel dopoguerra

Negli anni cinquanta con la ripresa produttiva, la città di Dalmine diventò un polo di attrazione non solo per l’occupazione, ma anche per nuovi insediamenti. La crisi della siderurgia mondiale degli anni ottanta ebbe forti conseguenze sul piano occupazionale, con una diminuzione dei posti di lavoro, ma l’insediamento di nuove aziende e lo sviluppo del terziario risollevarono la situazione, creando nuova occupazione.

Nel 1991 si è insediata in Dalmine la facoltà di Ingegneria dell’Università di Bergamo. Con il Decreto del Presidente della Repubblica del 24 marzo 1994 Dalmine ha ottenuto il titolo di “città”. Nel 2002 l’azienda ha cambiato denominazione in “Tenaris Dalmine”, mentre il titolo “la Dalmine” è uscito di scena dalla borsa di Milano nel 2003. Oggi Dalmine è il quarto comune della provincia per numero di abitanti, dopo Bergamo, Treviglio e Seriate.

La Fondazione Dalmine, che si occupa di raccogliere e preservare il materiale legato alla cultura industriale e alla storia dell’azienda siderurgica, ha condiviso in Youtube questo interessante video. Un ottimo spunto per approfondire le vicende del nostro territorio. Buona visione!

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