Bergamo patrimonio Unesco – le mura venete conquistano l’umanità

“Il più bell’esempio spontaneo di architettura medievale”  – Frank Lloyd Wright, architetto di fama mondiale (parlando di Bergamo)

Bergamo patrimonio Unesco: alla conquista dell’umanità

Bergamo patrimonio Unesco – Domenica 9 luglio 2017 le mura venete di Città Alta, la parte più antica di Bergamo, sono entrate a far parte del patrimonio Unesco. Una grande soddisfazione per i bergamaschi e un importante contributo culturale per l’intera umanità. L’Unesco ha accolto positivamente il progetto “Opere di Difesa Veneziane tra XVI e XVII secolo. Stato de Terra- Stato de Mar” che ha permesso alle città di Bergamo, Peschiera e Palmanova per l’Italia, e Sebenico per la Croazia, di essere riconosciute in tutto il mondo come siti ricchi di storia, arte e cultura. Le mura venete sono diventate così il 53esimo sito Unesco italiano e l’11esimo della regione Lombardia.

Lunghe 6 km e contraddistinte da 14 baluardi difensivi, le mura di Città Alta risalgono al XVI secolo per volere della Repubblica di Venezia, che all’epoca controllava i territori bergamaschi. Un’opera magistrale capace di sopravvivere ad alterne vicende politiche ed avere la meglio sulle avversità della storia. Un complesso sistema difensivo, costellato di aperture per bocche da fuoco e  oggi perfettamente conservato, che si collega alla parte più moderna della città attraverso quattro imponenti porte di accesso:

  • Sant’Agostino
  • San Giacomo
  • Sant’Alessandro
  • San Lorenzo.

Bergamo patrimonio Unesco: la storia delle mura di Città Alta

Oltre a essere una delle attrazioni turistiche più significative di Bergamo, la cinta muraria è motivo d’orgoglio per i suoi cittadini. Tutti ricordano con grande emozione il duro lavoro degli operai bergamaschi impiegati durante l’opera di costruzione. Per realizzare le mura, infatti, furono demoliti più di 250 edifici, tra cui la cattedrale di Sant’Alessandro e il convento domenicano di Santo Stefano. Inoltre, al progetto parteciparono oltre 4000 persone tra muratori, falegnami, guastatori e tagliapietre. Sebbene ci vollero ben 27 anni per completare i lavori, il risultato finale fu così maestoso e straordinario da compensare lo sforzo fatto.

L’Unesco ha perciò deciso di valorizzare questo gioiello architettonico, riconoscendone l’importanza storica e culturale. L’obiettivo è farlo conoscere ai turisti di tutto il mondo e alle generazioni future. Le mura venete offrono infatti una vista mozzafiato su Città Bassa, trasformandosi in un luogo ideale per fare romantiche passeggiate, partecipare a interessanti itinerari e organizzare degli sfiziosi pic-nic durante la bella stagione. Latmosfera tranquilla e rilassata sa regalare emozioni uniche, mentre lo sguardo si sofferma sulle bellezze del nostro passato.

Se dopo aver letto “Bergamo patrimonio Unesco”, vuoi approfondire la storia di Città Alta, ti suggeriamo di visitare la pagina ufficiale di Visit Bergamo: Le mura veneziane

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